giovedì 4 novembre 2010

Catarsi addosso. Crisi della lettoscrittura tradizionale e surrealismo storico nel III millennio.


Splendido e intelligente scambio sul forum di Wu Ming, Giap, che segnalo a tutti sui temi cari al mio blog: mito, narrazione, epico, critica e filosofia contemporanea. Sensazione di non essere così soli.

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=1602

Mentre lì si vola alto decido, sollecitato da alcuni amici da aprire i miei archivi nei quali ho raccolto raccapriccianti documenti di 10 anni di insegnamento.
Si tratta della più classica raccolta di lapsus, errori e bestialità scritte da miei studenti. Sono sempre stato molto indeciso sull'eventualità di rendere pubblici tali materiali, non volevo fare 'Io speriamo che me la cavo' né portare acqua al mulino dei detrattori della scuola pubblica, dei passatisti e conservatori della scuola che 'noi una volta eravamo meglio', i quali in varie forme credono in una mitica arcadia del passato e non riescono a comprendere che c'è in gioco una mutazione epocale in termini cognitivi di cui gli studenti sono il primo sintomo evidente.
Rimando tutti al notevole Girolamo De Michele, La scuola è di tutti, Minimum fax, 2010, che mi sembra chiarissimo e condivisibile in tal senso.
Non c'è giudizio morale in questo mio lavoro di osservazione sia chiaro, i protagonisti e protagoniste delle fesserie qui sotto, adolescenti tra i 16 e i 19, restituiscono semplicemente come uno specchio l'appiattimento sul presente e la povertà di linguaggio che i sistemi di controllo di massa operativi negli ultimi diciamo 30 anni hanno creato, spazzando via molto del potenziale critico e cognitivo degli studi umanistici tradizionali.
La sottocultura dominante della disattenzione e della vaghezza impedisce non solo la precisione ma molto spesso compromette una comprensione della realtà da parte di molti; testimonia il fatto drammatico che sempre più gente giovane, sveglia e simpatica legge poco e male e ha un uso del linguaggio minimo e talvolta brutale. Ognuno tragga le proprie conseguenze. Di solito le raccolgo e poi le leggiamo insieme, per consolarci a vicenda e per capire come e dove si sbaglia e perché.
Tutto vero e tratto letteralmente da compiti scritti.




filosofia antica.
'I pitagorici praticavano la metempsicosi'.
'Anassimandro è il primo filosofo che dice che l’uomo deriva da un altro essere. Lui intendeva che l’uomo prima era un pesce e poi si evolveva per diventare persona'.
'La metempsicosi per i pitagorici che dopo la morte l’anima andava in un altro corpo infatti in quella orginizzazione dovevano essere tutti puri non potevano procreare perché era un peccato. La loro filosofia finì perché erano andati troppo avanti sulla filosofia intesa come matematica'.
'Per i pitagorici il corpo era una tomba per l'anima e l'unico modo per levarsi era la conoscienza, soprattutto matematica. I numeri erano rappresentati con dei pallini'.
'Secondo Senofane la religione è in contrapposizione con la filosofia, visto che la religione da per certo che Dio esista, invece il filosofo ci pensa su e non è tanto certo'.
Senofane era un filosofo anti-religioso, soprattutto contro l'antipromorfismo, infatti Senofane diceva che per lui un dio non può avere forma umana'.
'Se Socrate evaderesse sarebbe tutto un controsenso sarebbe in totale contraddizione con le cose da lui sempre affermate e farebbe un po’ la figura del vigliacco'.
Commento al Critone: 'Non ho trovato niente di nuovo rispetto a quello che già non sapevo quindi bene o male si sapeva come andava a finire il libro. Per chi ha già studiato Socrate il libro è scontato anche perché è composto da una trentina di pagine che ripetono sempre la stessa cosa'.
'La teoria più nota di Eraclito: “tutto score”.
Aristotele: 'La catarsi è la purificazione dei sentimenti messi in scena. Quando gli spettatori vedevano una scena di cui avevano paura, una volta che rivivevano la stessa scena non avevano più paura perché l'avevano già vista'.
Kant: 'L’io penso è il centro unificatore delle rappresentazioni, immagini. Esse sono messe caoticamente nella mia testa. Servendosi delle categorie organizza le rappresentazioni.
Rousseau: 'Rousseau auspicava ad un ritorno alla natura cioè l’uomo della caverne che riusciva a vivere senza tutte le comodità moderne e manteneva comunque la sua natura di uomo'.
'Per Rousseau la cultura a rovinato l'uomo'.

Bruno: 'Giordano Bruno è un filosofo della seconda metà del 1600. Nacque a Nola nel 1548.'

Hegel: 'Nella storia le guerre sono necessarie in quanto smuovono l’uomo dalla fossilizzazione che lo porterebbe ad una pace perpetua così come il vento smuove la putretudine che renderebbe il mare aperto'.

'Vi è una ragione che è razionale, quindi essendoci una ragione per forza vi è una realtà e di conseguenza ciò che è razionale è realtà. Essendoci una realtà di conseguenza vi è una ragione razionale'.

Adorno: 'Nella ‘Dialettica dell’illuminismo’ Ulisse si fa impalare per non sentire il canto delle sirene'.

Medioevo:
'Il medioevo è caratterizzato da buio culturale, massacri e violenze'.
'La condanna dell’usura e l’antisemitismo erano legati in quanto si basavano su un capro espiatorio'.
'La classe usuraia era considerata la peggiore in quanto non rispettava ciò che si diceva nel Vangelo'.
'Comunque ai cristiani non piaceva che gli ebrei facessero gli usurai'.

'Gli ebrei erano accusati di usuraismo'.
'I contadini spaventati andavano nelle città dove dilagavano le infezzioni come la sifilide. Le campagne restavano incolte'.
Risorgimento: 'L’impresa era un progetto di insurrezione che iniziò in Sicilia con a capo Giuseppe Garibaldi; venne inizializzata da Pilo e Crispi'.
'Solo nel 1870 il neonato Stato italiano riuscirà a completare l’unificazione con la ‘marcia su Roma’'.
'La Breccia di Porta Pia avvenne il 6 settembre 1873'.
La comune di Parigi: 'Infatti a quel tempo a Parigi vi era la popolazione cittadina e quella rurale che viveva in campagna. La lotta interna scoppiò perché da parte di coloro che erano abituati a una vita di campagna, quindi abituati a una vita tranquilla, c’era per l’appunto il desiderio di vivere questa tranquillità'.
Rivoluzione francese: 'Il comitato di salute pubblica fondato in Francia era un comitato che voleva organizzare un'adeguata sanità a tutti, cosa che fino ad allora era quasi impossibile perché i poveri non potevano permetterselo'.

'Robespierre fu il massimo espositore dei giacobini: i suoi ideali erano quelli di rendere tutte le persone libere ed uguali ma avendo perso il controllo in un mese uccide più di 1300 persone'.

Storia dell'emigrazione italiana: 'Il capitolo del libro tratta del massacro degli italiani in terra francese avvenute nelle saline delle Fangause (1893). Gli italiani vennero attaccati dagli abitanti della zona i quali li reputavano colpevoli di sottragli il lavoro. Le tv francesi non solo appoggiavano le idee dei rivoltosi ma incolpavano tutti coloro che cercavano di difendere i poveri lavoratori'.

Fascismo:
'Dopo il delitto Matteotti l’intero paese era in tumulto e scontento, a causa di tutto ciò Mussolini decise di dimettersi'.

'Il socialista Matteotti venne ucciso dalle Forze armate di Mussolini, tale fatto scatenò lo sdegno totale e la scissione dal governo dei partiti dell’opposizione; grazie ad un fermo discorso tenuto nel 1925 Mussolini sepper far tecere i rivoltosi e far tornare il regime alla normalità'.

4 commenti:

  1. Però alcune asserzioni, per quanto scombinate nella forma, sono in fondo giuste nel contenuto. Quella su Robespierre è folgorante:

    Robespierre fu il massimo espositore dei giacobini: i suoi ideali erano quelli di rendere tutte le persone libere ed uguali ma avendo perso il controllo in un mese uccide più di 1300 persone'.

    Quasi quasi la mettiamo in exergo nel prossimo romanzo... :-/

    WM1

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  2. per carità, sui contenuti si fa un gran lavoro, è che avendo letto frammenti di Saint-Just e di Babeuf, ma anche Mathiez, Soboul, Vovelle e persino parlato di Furet e di revisionismo si poteva sperare in qualcosa di più...

    corro a preparare pappa per bimba

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  3. un po' fa ridere un po' no. Come dice Franco Cordero, il programma politico italiano degli ultimi trent'anni è stato: mens delenda est.
    Ma come vanno le cose altrove? In Francia ho sempre avuto l'impressione che, nel contesto di una generale stupidità più piatta della "furbizia" italiana, la gente fosse più istruita e comunque in grado di rispettare e praticare certe forme di pensiero e argomentazione.
    La questione dunque è: parliamo dell'Italia o della contemporaneità in Occidente? Secondo me parliamo dell'Italia...

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  4. e per combinazione proprio oggi ho risposto a una domanda di Roberto Casati per un rapporto ministeriale (francese) sulla "valorizzazione delle scienze umane": http://edoardoacotto.blogspot.com/2010/11/risposta-una-domanda-di-roberto-casati.html

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